Una straordinaria collaborazione tra Seno&Seno e Good Food Valemour!

Inizia una nuova collaborazione tra Seno&Seno e Good Food Valemour, da fornitore di attrezzature professionali di alta qualità del laboratorio cucina, sostenitore del progetto TLab con i Bambini delle Fate, a consumatore di pasti assumendo un giovane con disabilità intellettiva all’interno del laboratorio con il supporto degli chef e dello staff educativo.

Good Food trasforma un obbligo in una opportunità fornendo due servizi insieme: ristorazione e assolvimento della normativa.

Di cosa si occupa Seno&Seno?

E’ un riferimento per gli operatori del food service. Da oltre trent’anni  si dedicano con passione ai settori dell’Ho.re.ca (hotel, ristoranti, catering), della grande distribuzione e dell’industria alimentare, progettando, producendo e coordinando soluzioni tecniche e servizi integrati che rendono più semplice il lavoro in cucina.

Di cosa si occupa Good Food?

E’ innanzitutto un progetto di impresa sociale.

Nasce nel 2019 dall’incontro con un’azienda con la quale si sperimenta per la prima volta una convezione ex art.14 per l’inserimento lavorativo di giovani con disabilità intellettiva fornendo un servizio di ristorazione aziendale.

La sua caratteristica è quella di creare una sinergia tra profit e non profit, un dialogo che porti arricchimento a entrambe le parti, attraverso una condivisone di competenze, di metodi e obiettivi.

Nel laboratorio Good Food i piatti sono preparati da Gabriele e Caterina, i nostri chef, con l’aiuto di Matteo, Elisa, Andrea, Giorgia, Flavio, Mario e Stefania.

Ad affiancare e supportare questo team c’è l’educatrice, Irene, che accompagna i giovani nell’apprendimento di nuove abilità e nella formazione al lavoro.

Dietro ai piatti c’è molto di più: c’è un’azione concreta d’inclusione lavorativa per persone fragili, in particolare per giovani con disabilità intellettiva.

La qualità è il primo ingrediente dei piatti, cucinati utilizzando materie prime di prima scelta, nel rispetto della stagionalità e di criteri salutistici.

I piatti sono confezionate in ATM, per far sì che il cibo conservi le sue proprietà organolettiche e per consentire un allungamento della shelf –life del prodotto. Questo agevola i dipendenti nella possibilità di consumo e riduce gli sprechi alimentari.